Come ottenere la certificazione
La certificazione avviene su base volontaria e su richiesta dell’impresa. Al rilascio della certificazione provvedono gli organismi di certificazione accreditati presso Accredia (ai sensi del regolamento CE 765/2008) che operano sulla base della prassi UNI/PdR 125:2022.
La prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022pdf: apre una nuova finestra, pubblicata in data 16 marzo 2022 da UNI - Ente italiano di normazione, è stata elaborata al fine di definire criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione della parità di genere nelle imprese.
La prassi UNI/PdR 125:2022 prevede l’adozione di specifici indicatori, Key Performance Indicator (KPI), in relazione a 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere:
- Cultura e strategia
- Governance
- Processi Human Resources
- Opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
- Equità remunerativa per genere
- Tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro
Ogni area è contraddistinta da un peso percentuale, per un totale pari a 100, che contribuisce alla misurazione del livello attuale dell’organizzazione e rispetto al quale è misurato il miglioramento nel tempo. Ogni indicatore è associato a un punteggio il cui raggiungimento o meno viene ponderato per il peso dell’area di valutazione: è previsto il raggiungimento del punteggio minimo complessivo del 60% per determinare l’accesso alla certificazione da parte dell’organizzazione.
La certificazione ha validità triennale ed è soggetta a monitoraggio annuale.
La Prassi sul sistema di gestione per la parità di genere è il frutto del lavoro svolto dal Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese coordinato dal Dipartimento per le pari opportunità in collaborazione con UNI, a cui hanno partecipato, il Dipartimento per le politiche della famiglia, il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il Ministero dello sviluppo economico e la Consigliera Nazionale di Parità.
Con il decreto della Ministra per le pari opportunità e la famiglia del 29 aprile 2022: apre una nuova finestra , recante “Parametri minimi per il conseguimento della certificazione della parità di genere alle imprese e coinvolgimento delle rappresentanze sindacali aziendali e delle consigliere e dei consiglieri territoriali e regionali di parità” è stata recepita la Prassi di riferimento UNI/PdR 125:2022 ed è stato previsto l’onere per i datori di lavoro di fornire annualmente un’informativa aziendale sulla parità di genere che rifletta il grado di adeguamento alle Prassi.
Piccole, medie e micro imprese
Per le sole piccole e medie imprese e micro imprese, al fine di facilitare il processo di certificazione, sono previsti contributi destinati sia a supportare servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione sia a sostenere i costi di certificazione.
Per l’erogazione dei contributi previsti dal PNRR per promuovere la certificazione della parità di genere delle PMI:
- È stato pubblicato l’Avviso per la formazione di un elenco degli organismi di certificazione accreditati per lo schema di certificazione della parità di genere UNI/PdR 125:2022, interessati a aderire alla misura di agevolazione delle piccole e medie imprese e microimprese (PMI);
- È stato pubblicato un primo Avviso per la gestione ed erogazione dei contributi previsti dal PNRR per agevolare la certificazione delle PMI, con il quale viene messa a disposizione una prima tranche di euro 4 milioni sul totale di euro 8 milioni stanziati a valere sui finanziamenti Next Generation EU. A conclusione delle istruttorie delle domande presentate nell’ambito del primo Avviso, è stato pubblicato un Addendum con il quale è stata integrata la dotazione finanziaria dell’Avviso con ulteriori 1.650.000,00 euro, sempre a valere sul dispositivo Next Gen EU. È previsto un secondo Avviso per il rimanente importo, fino all’utilizzo integrale degli 8 milioni di euro previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Le risorse complessive sono suddivise in euro 2,5 milioni per la fornitura di servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione della parità di genere e in euro 5,5 milioni per l’erogazione dei costi della certificazione della parità di genere. L’erogazione delle risorse è gestita con un meccanismo a sportello fino ad esaurimento degli importi stanziati.